L’impresa indica nel modulo di domanda, ai fini ricognitivi, la totalità dei danni subiti e individua gli interventi di ripristino necessari ai fini dell’immediata ripresa dell’attività economica, quali:
a) ripristino strutturale e funzionale dell’immobile danneggiato (elementi strutturali, finiture interne ed esterne, serramenti interni ed esterni, impianti;
b) ripristino delle relative pertinenze danneggiate;
c) ripristino di aree e fondi danneggiati, esterni al fabbricato, funzionali alla rimozione delle condizioni che ne impediscono l’accesso o la fruibilità;
d) affitto di altro immobile o altra soluzione temporanea, se l’immobile in cui era esercitata l’attività è stato distrutto o dichiarato totalmente inagibile;
e) ripristino o sostituzione di macchinari e attrezzature danneggiati o distrutti;
f) ripristino o sostituzione di impianti relativi al ciclo produttivo danneggiati o distrutti;
g) acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili;
h) ripristino o sostituzione di arredi dei locali ristoro e relativi elettrodomestici.
Possono essere esposti ai soli fini ricognitivi e per l’assegnazione di eventuali ulteriori risorse le spese per:
a) ricostruzione o acquisto di nuovo immobile previa demolizione dell’immobile distrutto o danneggiato e dichiarato inagibile;
b) ripristino o sostituzione di beni mobili registrati, distrutti o danneggiati, oggetto o strumentali all’esercizio esclusivo dell’attività;
c) premi assicurativi per il rischio di danni da eventi naturali versati nel quinquennio precedente all’evento calamitoso.
Per ogni sede, legale od operativa, anche facente riferimento ad un’unica attività economica, che abbia subito danni in conseguenza dell’evento calamitoso, deve essere presentata una ed una sola domanda di contributo.
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